STORIA DELLA FEDE UNOAERRE

Arezzo 15 marzo 1926, la storia dell’oro si fonde con quella di Leopoldo Gori e Carlo Zucchi che firmano l’atto di nascita della prima azienda orafa della città: la Gori & Zucchi.
Il 2 aprile 1934 riceve il primo marchio di fabbrica della provincia che, per esteso, coinciderà con il nome della società: UNOAERRE, registrato anche come marchio aziendale negli anni Cinquanta. Nel periodo autarchico dell’ “Oro alla Patria” 1935-1938, la Gori & Zucchi fu uno dei principali fornitori degli anelli nuziali in ferro e in platinite consegnati dallo Stato a milioni di coppie italiane in cambio di quelli in oro.
Senza inizio e senza fine, le fedi UNOAERRE sono state apprezzate, sin dai primi anni di produzione, per l’assenza di saldature. Ognuna di esse nasce da un’unica fusione,
senza impurità, come dovrebbe essere l’unione di due Sposi.
È stato il Sacro Anello della Madonna a ispirare i fondatori della UNOAERRE. L’Anello della Vergine è, infatti, un monoblocco in onice che si venerava in Valdichiana nella Basilica di Santa Mustiola a Chiusi dove fu portato, secondo la tradizione, dall’omonima
Santa. Nel 1473 fu sottratto da un frate tedesco e portato a Perugia, dove è ancora oggi custodito in una cappella della Cattedrale.
La fede UNOAERRE, come la reliquia del Santo Anello, è costruita senza impurità di saldature come simbolo d’integrità e purezza per consolidare l’unione degli Sposi.
Una lunga tradizione di arte orafa ha, negli anni, consolidato l’azienda che nel 1998, per non disperdere la memoria storica delle sue produzioni e di oltre novant’anni di attività, ha inaugurato il suo Museo Aziendale. Primo museo Italiano di oreficeria, legato al più prezioso dei metalli e alla più importante delle produzioni, offre un percorso espositivo che allineando l’archeologia industriale, la collezione storica e il medagliere con disegni, progetti e modelli, rispecchia l’immagine della più grande azienda orafa italiana.